Rapporto velocità/giri
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- pum882
- Messaggi: 1989
- Iscritto il: 20/01/2009, 1:27
- Macchina Posseduta: Altra marca
- Località: Trieste
Re: Rapporto velocità/giri
Ma non è che state dicendo la stessa cosa?
Le tabelle indicano semplicemente, in funzione dei rapporti del cambio (qui si parla della 5°) quale sarebbe la velocità del veicolo ad un determinato regime senza considerare gli attriti resistenti.
Quindi, se non ci fossero gli attriti, in special modo la resistenza aerodinamica, la velocità della vettura a x giri in 5° sarebbe di tot km/h.
Nella realtà gli attriti ci sono e la velocità massima (ovviamente su strada piana) è inferiore si raggiunge in quarta.
Le tabelle indicano semplicemente, in funzione dei rapporti del cambio (qui si parla della 5°) quale sarebbe la velocità del veicolo ad un determinato regime senza considerare gli attriti resistenti.
Quindi, se non ci fossero gli attriti, in special modo la resistenza aerodinamica, la velocità della vettura a x giri in 5° sarebbe di tot km/h.
Nella realtà gli attriti ci sono e la velocità massima (ovviamente su strada piana) è inferiore si raggiunge in quarta.
Sono così avanti che nello specchio retrovisore vedo il futuro
- art 142 c9
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- Iscritto il: 08/12/2014, 11:04
- Macchina Posseduta: Fiat Cinquecento
- Località: Verona
Re: Rapporto velocità/giri
qua, si è iniziato un discorso, poi si sta partendo per la tangente....
vediamo di fare un po' di chiarezza:
un utente ha chiesto, non avendo il contagiri, dove fermarsi nel tirar le marce..
io ho indicato, all'incirca, le velocità massime lette a tachimetro tirando le marce all'inverosimile...
un altro utente, ha postato una serie di velocità "teoricamente" raggiungibili dal cambio, se ci fosse ciccia a sufficienza..
poi, c'è qualcuno che afferma di aver fatto i 176 reali in pianura con una vettura che ha 54cv, e dichiarata dalla casa madre per 150 km/h...
adesso, a prescindere che le velocità "ipoteticamente" raggiungibili lasciano più o meno il tempo che trovano (più o meno sullo stile "se mio nonno avesse avuto le ruote, io sarei un carretto..."), e volendo esser ottimisti, arriviamo a voler dar per buoni 160 km/h reali (e significherebbe esser taaaanto, ottimisti....) come velocità massima in pianura di una Seicento 1.1 originale... lì, la decenza si ferma.... 26 km/h oltre il dichiarato dalla casa madre, per un veneto, significa una sola cosa: "bè'i manco..."
io sono a Verona... ma sfidare qualcuno a dimostrarmi che la sua arriva a 176 reali, sarebbe come sparare sulla Croce Rossa... e non voglio esser tacciato di istigazione a delinquere... so cosa vuol dire farsi un mesetto a piedi...l'avatar, è il retro della mia patente...è una vita che sono appassionato di motori, e guido da quando molti di voi nemmeno eran nati... il giorno che sono a velocità di crociera abituale sulla A4, o sull'A22, ed una Seicento mi sfanalerà, sarà la volta che mi mangio un topo morto...anche sul Forum VW, ogni tanto qualcuno millanta prestazioni ottenibili solo lanciando l'auto giù da un dirupo... ma, le pernacchie, si sprecano....
perciò, io passo la mano, e lascio ognuno con le sue convinzioni...
vediamo di fare un po' di chiarezza:
un utente ha chiesto, non avendo il contagiri, dove fermarsi nel tirar le marce..
io ho indicato, all'incirca, le velocità massime lette a tachimetro tirando le marce all'inverosimile...
un altro utente, ha postato una serie di velocità "teoricamente" raggiungibili dal cambio, se ci fosse ciccia a sufficienza..
poi, c'è qualcuno che afferma di aver fatto i 176 reali in pianura con una vettura che ha 54cv, e dichiarata dalla casa madre per 150 km/h...
adesso, a prescindere che le velocità "ipoteticamente" raggiungibili lasciano più o meno il tempo che trovano (più o meno sullo stile "se mio nonno avesse avuto le ruote, io sarei un carretto..."), e volendo esser ottimisti, arriviamo a voler dar per buoni 160 km/h reali (e significherebbe esser taaaanto, ottimisti....) come velocità massima in pianura di una Seicento 1.1 originale... lì, la decenza si ferma.... 26 km/h oltre il dichiarato dalla casa madre, per un veneto, significa una sola cosa: "bè'i manco..."
io sono a Verona... ma sfidare qualcuno a dimostrarmi che la sua arriva a 176 reali, sarebbe come sparare sulla Croce Rossa... e non voglio esser tacciato di istigazione a delinquere... so cosa vuol dire farsi un mesetto a piedi...l'avatar, è il retro della mia patente...è una vita che sono appassionato di motori, e guido da quando molti di voi nemmeno eran nati... il giorno che sono a velocità di crociera abituale sulla A4, o sull'A22, ed una Seicento mi sfanalerà, sarà la volta che mi mangio un topo morto...anche sul Forum VW, ogni tanto qualcuno millanta prestazioni ottenibili solo lanciando l'auto giù da un dirupo... ma, le pernacchie, si sprecano....
perciò, io passo la mano, e lascio ognuno con le sue convinzioni...
Ultima modifica di art 142 c9 il 06/02/2015, 20:41, modificato 2 volte in totale.
- SEI_100
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Re: Rapporto velocità/giri
Scusatemi, non voglio essere polemico, ma spiegatemi cosa significa calcolare la velocita' del rapporto e non quella del veicolo.Ovvio che puoi calcolare la velocità del rapporto, non del veicolo!
E' una cosa che non ha senso.
La velocita' in km/h e' una velocita' lineare, quindi e' quella del veicolo o del centro ruota se preferite.
Calcolare la velocita' del veicolo considerando una potenza data dal motore, un certo rapporto della marcia e del ponte ad un presunto regime massimo, non considerando i rendimenti, l'attrito del contatto ruota-pneumatico, la resistenza aerodinamica e una eventuale pendenza, equivale a considerare un veicolo sospeso nell'aria fermo, completamente ideale senza nessunissimo tipo di resistenza. Capite bene che e' un assurdo.
E' l'esatto contrario (se vogliamo la vanificazione) di quello che si studia nell'ingegneria del veicolo.
Comunque nel week end cerco di preparare due curve e due dati relativi alla seicento 1.1 in modo molto semplice, giusto per far capire o far passare un po' il tempo a chi e' interessato.
- AlbyG18
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Re: Rapporto velocità/giri
scusami, ma purtroppo è quello che stai dicendo tu che non ha senso, in particolare in questo discorso.SEI_100 ha scritto:Scusatemi, non voglio essere polemico, ma spiegatemi cosa significa calcolare la velocita' del rapporto e non quella del veicolo.Ovvio che puoi calcolare la velocità del rapporto, non del veicolo!
E' una cosa che non ha senso.
La velocita' in km/h e' una velocita' lineare, quindi e' quella del veicolo o del centro ruota se preferite.
Calcolare la velocita' del veicolo considerando una potenza data dal motore, un certo rapporto della marcia e del ponte ad un presunto regime massimo, non considerando i rendimenti, l'attrito del contatto ruota-pneumatico, la resistenza aerodinamica e una eventuale pendenza, equivale a considerare un veicolo sospeso nell'aria fermo, completamente ideale senza nessunissimo tipo di resistenza. Capite bene che e' un assurdo.
E' l'esatto contrario (se vogliamo la vanificazione) di quello che si studia nell'ingegneria del veicolo.
Comunque nel week end cerco di preparare due curve e due dati relativi alla seicento 1.1 in modo molto semplice, giusto per far capire o far passare un po' il tempo a chi e' interessato.
qui stiamo dicendo che 2+2 fa 4 e tu dici che 2+2-1 non fa 4...
per fare un altro esempio che riprenda l'argomento, è come se dicessi che la velocità di una ruota dentata collegata ad un'altra (indipendentemente dalle loro dimensioni) sia diversa in caso di attrito o assenza di gravità, cosa sbagliata.
oppure mi stai dicendo che andando in bici, a parità di rapporto e numero di rotazione dei pedali al minuto, un atleta raggiunge una velocìtà e un ciccione un altra, anche questa è una cosa sbagliata
ma non perchè sia un mio parere, è la meccanica che lo dice.
quello che stai dicendo tu, che è giustissimo e correttissimo, è che un motore (o un ciccione qual si voglia) non può superare una certa velocità a causa dei fattori che tu hai elencato, ma questo discorso vale solo per la velocità massima all' ultimo rapporto, soltanto perchè il motore (o il nostro caro ciccione) non riesce a "sovrastare" le forze negative che gli si propongono.
per fare un ulteriore esempio, se sei in terza (prima, seconda, o qualunque altra), con il motore non al massimo della forma, con il massimo degli attriti e della pendenza possibile, con il ciccione (ormai esausto) in macchina a fare da zavorra, con i venti di un tornado che ci soffiano contro...la velocità della vettura a un tot numero di giri, sarà sempre e comunque la stessa, cambierà solo il tempo che impiegherà a raggiungerla, nulla più.
questo perchè, ritornando al discorso di prima, anche con un rendimento meccanico basso, la velocità angolare sarà comunque la stessa.
l'unica cosa che può far variare la velocità finale è la frizione, perchè a differenza del resto del ruotismo e manovellismo della vettura, quest'ultima trasmette il moto solamente tramite l'attrito di accoppiamento generato facendo presa sul volano. Se la forza che si deve trasmettere supera quest'ultimo, la frizione slitta e solo allora la velocità al determinato numero di giri varierà.
in sintesi (sperando che sia stato compreso quello che volevo dire, ovvero non mettere in dubbio la possibilità o meno e le difficoltà di una seicento nel raggiungere una determinata velocità massima), l'utente ha chiesto solo la "velocità per ogni marcia a tot giri" ed è ciò che gli è stato dato, nulla più.


- SEI_100
- Messaggi: 709
- Iscritto il: 19/09/2009, 21:32
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- Località: MI prov nord
Re: Rapporto velocità/giri
Alby, l'utente ha chiesto le velocità dei singoli rapporti a n giri, e gli è stato detto che in 5a la seicento supera i 170 km/h, e qualcuno ha fermamente sostenuto che il rapporto li può raggiungere.
E questo non ha senso.
Tutto il discorso del ciccione in bicicletta e altre amenità non c'entra nulla con quello che dicevo (o in parte, ho capito cosa intendi).
Che con gli altri rapporti, in piano, si raggiunga prima un limite di rivoluzione del motore che non il limite imposto dalla potenza resistente su quella disponibile (in piano...) e che i carichi magari facciano solo variare l'accelerazione è chiaro. Potrei però avere da ridire sui venti di tornado che ti soffiano contro
Non si venga però a dire e nemmeno sostenere che con una qualunque marcia si raggiungono velocità che non stanno né in cielo né in terra, nè che esista una condizione virtuale per cui questo accada (togli il discesone vertiginoso lungo 20 km
)
E questo non ha senso.
Tutto il discorso del ciccione in bicicletta e altre amenità non c'entra nulla con quello che dicevo (o in parte, ho capito cosa intendi).
Che con gli altri rapporti, in piano, si raggiunga prima un limite di rivoluzione del motore che non il limite imposto dalla potenza resistente su quella disponibile (in piano...) e che i carichi magari facciano solo variare l'accelerazione è chiaro. Potrei però avere da ridire sui venti di tornado che ti soffiano contro

Non si venga però a dire e nemmeno sostenere che con una qualunque marcia si raggiungono velocità che non stanno né in cielo né in terra, nè che esista una condizione virtuale per cui questo accada (togli il discesone vertiginoso lungo 20 km

- AlbyG18
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Re: Rapporto velocità/giri
ma come fa a non avere senso...io sono convinto che parliamo e non ci capiamo
alla fine il discorso del ciccione è lo stesso di un auto...se non c'è forza sufficiente "a monte" ovviamente non si potrà mai superare una determinata velocità (rimaniamo in piano per semplificare), ma il numero di pedalate (come i giri del motore) produrrà una velocità ad un determinato rapporto uguale indipendentemente dal motore o l'uomo che effettua questo n numero di pedalate.
viene da se quindi che anche l'esempio del tornado torna... se in piano a 2000 giri in 2° si arriva a 20km/h, con un tornado a 2000 giri in 2°sempre a 20km/h si arriva, con un motore da 200cv a 2000 giri in 2°ancora a 20km/h si arriva.
ciò che impedisce di arrivare ad avere la stessa condizione in tutti casi è come già detto solo l'eventuale slittamento della frizione.
questo quindi riporta a quello che volevo dire, in un sistema di ruotismi e manovellismi, solidali tra loro, varia si il momento applicato dall'albero o la ruota condutrice a quello/a condotto/a, ma non può variare il rapporto di riduzione, ovvero il rapporto tra la velocità dell'organo conduttore a quello condotto.
questa è la base del dimensionamento di un sistema di ingranaggi, ovvero ciò che serve per calcolare il numero di denti per ogni ingranaggio che permette il raggiungimento del suddetto rapporto. volendo fare i pignoli ed aggiungendo anche gli attriti, il coefficiente elastico dei materiali e le sovrasollecitazioni dinamice, avrai un rapporti di riduzione diverso da quello "matematico", ma sempre e comunque costante.
tutti gli altri calcoli che si effettuano delle tensioni ammissibili, del fattore di forma, della potenza da trasmettere, del cedimento a flessione, dei materiali utilizzati eccecc, servono solo per garantire la resistenza dell'insieme alle forze a cui sono esposte.
mi sembra inutile continuare a battibeccare su un'argomento ampiamente descritto da un qualunque manuale di meccanica, anche perchè alla fine sempre li si torna...vuoi tenere conto dei rendimenti? degli attriti? del coefficiente elastico dei materiali? del vento? della potenza resistente? va bene...
a 5000 giri di 5° sempre con le gomme 155/65 r13 (pure un pò sgonfie tanto per rimanere in tema realtà) e con il cambio originale, la seicento non arriva a 176,01 km/h, ma a 169,98 km/h, che sia una discesa da 200km, un burrone o in assenza di gravità.
non conta se non può arrivarci in un normale rettilineo autostradale con il vento a sfavore, in soldoni, data la rapportatura del cambio e le gomme descritte, la seicento in 5° se arrivasse a 5000 giri arriverebbe a oltre 170 km/h, punto.
più chiaro di così

alla fine il discorso del ciccione è lo stesso di un auto...se non c'è forza sufficiente "a monte" ovviamente non si potrà mai superare una determinata velocità (rimaniamo in piano per semplificare), ma il numero di pedalate (come i giri del motore) produrrà una velocità ad un determinato rapporto uguale indipendentemente dal motore o l'uomo che effettua questo n numero di pedalate.
viene da se quindi che anche l'esempio del tornado torna... se in piano a 2000 giri in 2° si arriva a 20km/h, con un tornado a 2000 giri in 2°sempre a 20km/h si arriva, con un motore da 200cv a 2000 giri in 2°ancora a 20km/h si arriva.
ciò che impedisce di arrivare ad avere la stessa condizione in tutti casi è come già detto solo l'eventuale slittamento della frizione.
questo quindi riporta a quello che volevo dire, in un sistema di ruotismi e manovellismi, solidali tra loro, varia si il momento applicato dall'albero o la ruota condutrice a quello/a condotto/a, ma non può variare il rapporto di riduzione, ovvero il rapporto tra la velocità dell'organo conduttore a quello condotto.
questa è la base del dimensionamento di un sistema di ingranaggi, ovvero ciò che serve per calcolare il numero di denti per ogni ingranaggio che permette il raggiungimento del suddetto rapporto. volendo fare i pignoli ed aggiungendo anche gli attriti, il coefficiente elastico dei materiali e le sovrasollecitazioni dinamice, avrai un rapporti di riduzione diverso da quello "matematico", ma sempre e comunque costante.
tutti gli altri calcoli che si effettuano delle tensioni ammissibili, del fattore di forma, della potenza da trasmettere, del cedimento a flessione, dei materiali utilizzati eccecc, servono solo per garantire la resistenza dell'insieme alle forze a cui sono esposte.
mi sembra inutile continuare a battibeccare su un'argomento ampiamente descritto da un qualunque manuale di meccanica, anche perchè alla fine sempre li si torna...vuoi tenere conto dei rendimenti? degli attriti? del coefficiente elastico dei materiali? del vento? della potenza resistente? va bene...
a 5000 giri di 5° sempre con le gomme 155/65 r13 (pure un pò sgonfie tanto per rimanere in tema realtà) e con il cambio originale, la seicento non arriva a 176,01 km/h, ma a 169,98 km/h, che sia una discesa da 200km, un burrone o in assenza di gravità.
non conta se non può arrivarci in un normale rettilineo autostradale con il vento a sfavore, in soldoni, data la rapportatura del cambio e le gomme descritte, la seicento in 5° se arrivasse a 5000 giri arriverebbe a oltre 170 km/h, punto.
più chiaro di così


Re: Rapporto velocità/giri
Io sono contrario a montare il contagiri alla 600 perchè ha un motore di una meccanica semplice e secondo me devi farti solo l'orecchio come ho fatto io... male che vada ti installi sul cellulare torque free e ti compri una presa OBD così controlli i giri dal cell 

- autounaragionedivita
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Re: Rapporto velocità/giri
Interessantissimo sto topic! Per me c'è un po di confusione solo tra le condizioni che servono per arrivare a determinate velocità con una data marcia ad N giri , vedi i 176,01 km/h in 5^, e la possibilità poi di poterli raggiungere.
Concordo pienamente con Albyg18 che a meno che la frizione non slitti, essendo il gruppo motore-trasmissione-ruota solidale, a tot giri corrisponda una data velocità (a parità di misura di pneumatici).
Se poi, l'attrito gomma-asfalto, la resistenza dell'aria, le pendenze etc, vadano a "dissipare" l'energia prodotta dal motore, facendo in modo tale che il motore più di 5mila giri, gas a tavoletta, marcia N1 , non spinga più la macchina oltre una data velocità V1 (che è sempre quella per il numero di giri a cui si trova in quella marcia, marcia N1, 5mila giri = velocità V1) è un altro conto.
Il moto meccanico resta quello, gli attriti prima citati frenano il motore riducendo la sua capacità di "tirare" oltre certi regimi, ma non vanno a modificare quelli che sono i rapporti dall'albero motore alla circonferenza del pneumatico!
Concordo pienamente con Albyg18 che a meno che la frizione non slitti, essendo il gruppo motore-trasmissione-ruota solidale, a tot giri corrisponda una data velocità (a parità di misura di pneumatici).
Se poi, l'attrito gomma-asfalto, la resistenza dell'aria, le pendenze etc, vadano a "dissipare" l'energia prodotta dal motore, facendo in modo tale che il motore più di 5mila giri, gas a tavoletta, marcia N1 , non spinga più la macchina oltre una data velocità V1 (che è sempre quella per il numero di giri a cui si trova in quella marcia, marcia N1, 5mila giri = velocità V1) è un altro conto.
Il moto meccanico resta quello, gli attriti prima citati frenano il motore riducendo la sua capacità di "tirare" oltre certi regimi, ma non vanno a modificare quelli che sono i rapporti dall'albero motore alla circonferenza del pneumatico!
Sebastiano

Correremo finchè avremo benzina.
Correremo finchè avremo le idee, il coraggio, i soldi, le mani, le braccia, l'aria da respirare, il sangue nelle vene.
(Enzo Ferrari)
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- SEI_100
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Re: Rapporto velocità/giri
Ma non ci arriva! è quello il punto! più chiaro di cosìAlbyG18 ha scritto: data la rapportatura del cambio e le gomme descritte, la seicento in 5° se arrivasse a 5000 giri arriverebbe a oltre 170 km/h, punto.
più chiaro di così

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Re: Rapporto velocità/giri
Beh ovvio, mai detto il contrario
Che di serie in 5° le cento si cag*no in mano è risaputo, quello che voglio dire dall'inizio è che come rapportature ci siamo, che poi serva un falso piano un pò piú lungo per arrivare a "veglia borletti" è un altro discorso 



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